Rasiglia, soprannominata la “Venezia dell’Umbria”, è un piccolo borgo medievale situato a 18 km dal comune di Foligno, in Umbria, a 648 metri di altitudine. Il suo fascino risiede nella rete di canali, ruscelli e cascatelle che attraversano il centro storico, creando un’atmosfera magica e suggestiva che l’ha reso famoso come “il borgo delle acque” (il nome Rasiglia significa proprio “sorgenti impetuose”).
In origine era un importante centro per la lavorazione della lana, oggi conserva ancora le testimonianze del suo passato industriale, come mulini e antichi lavatoi e accoglie i visitatori tra i suoi vicoli colorati dai fiori e qualche piccolo locale dove assaporare la buona cucina umbra.
In questo itinerario a tappe potrai scoprire tutti i luoghi di interesse di Rasiglia da vedere nella tua passeggiata. Il tempo di visita è di circa 2 ore, ma può variare se deciderai di fare qualche sosta gastronomica o per rilassarti ascoltando il dolce suono dell’acqua.
Informazioni utili prima di partire
Organizzati per arrivare presto la mattina oppure nei periodi di bassa stagione se vuoi apprezzare il borgo prima che diventi affollato dai tanti turisti che vengono a visitare Rasiglia
Storia di Rasiglia
Rasiglia, nel cuore della Valle del Menotre, deve la sua importanza proprio al Fiume Menotre e alle sue sorgenti, tra le quali quella di Capovena che alimenta i rivoli d’acqua e le cascatelle che scorrono lungo tutto il paese
Il borgo è interamente costruito attorno al corso d’acqua, anticamente incanalato per usi produttivi, e che nei secoli ha permesso lo sviluppo e la nascita di mulini, gualchiere e opifici. Con il tempo il luogo ha assunto un ruolo di centro artigianale per la filatura, la tessitura e la tintura della lana e di altre fibre, anche vegetali.
L’attuale borgo di Rasiglia è sovrastato dai resti della rocca del XIII secolo e rafforzata dalla famiglia Folignate dei Trinci tra il XIV e XV secolo come baluardo a difesa dell’alta valle del Menotre e dell’importante Via della Spina.
Itinerario per visitare Rasiglia
Il nostro itinerario inizia dai Via dei Ponticelli, strada di ingresso al centro storico di Rasiglia. Le tappe sono tutte concentrate tra le stradine del borgo, che si attraversa in poco tempo, ma il percorso invita a rallentare il ritmo e godere della natura e del piacevole suono dei tanti ruscelli e cascate.
Ecco dunque cosa vedere a Rasiglia in un paio d’ore:
- Giardini pubblici con il monumento al Fuso e gomitolo
- Ex lanificio Accorimboni
- Peschiera (o Pescaia)
- Ex mulino Silvestri e mulino Accorimboni
- Telaio e Gualchiera Accorimboni
- Fontana di San Filippo
- Lavatoio
- Chiesa Santi Pietro e Paolo (XVIII sec.)
- Ex centralina Accorimboni
- Sorgente Capovena
- Risorgiva
- Castello dei Trinci
- Punto panoramico dalla Torre
1. Giardini pubblici e monumento al Fuso e gomitolo
Affacciato sul Fiume Menotre, questo piccolo parco con area picnic e area giochi per bambini offre la vista su un monumento simbolo di Rasiglia e della sua identità: il fuso e il gomitolo. Questa coppia di oggetti rappresenta la storia e l’eccellenza del borgo, l’intreccio di tanti filati simboleggia l’unione creativa e un’unica volontà condivisa: continuare a tessere ancora.
2. Ex lanificio Accorimboni
L’Ex Lanificio Accorimboni, è un’antica struttura industriale riconvertita in spazio culturale. Una volta qui tutta la filiera era sostenuta dalla forza dell’acqua: dalla prima lavorazione, al lavaggio, l’asciugatura, la cardatura e poi i turni dove erano principalmente le donne a lavorare alla filatura, colorazione e tessitura.
Il lanificio è stato riacquistato da Maurizio Tonti, architetto originario di Rasiglia e responsabile della rinascita del borgo della sua infanzia, con il desiderio di renderlo epicentro simbolico e reale per la produzione tessile e per far ritornare la tessitura Jacquard a Rasiglia. Oggi ospita la Sala Dino Tonti, un luogo dedicato ad eventi artistici e culturali, che contribuisce a mantenere vivo il fascino e la storia di questo luogo unico.
Per approfondire: mauriziotonti.it
4. Peschiera (o Pescaia)
La Peschiera di Rasiglia è una grande vasca in pietra situata nel cuore del borgo, alimentata dalle acque cristalline che scorrono attraverso i canali del paese. Un tempo utilizzata per lavare le pecore prima della tosatura, oggi è un’attrazione turistica molto amata, tra i più fotografati di Rasiglia. Simbolo della simbiosi tra il borgo si trova in posizione centrale, circondata da case in pietra ed ex mulini, è un punto dove fermarsi per ammirare la bellezza del luogo e godere della frescura dell’acqua nelle calde giornate estive.
5. Ex mulino Silvestri e mulino Accorimboni
Alla fine dell’Ottocento, Rasiglia era un vivace centro economico con due lanifici, quattro mulini, banche e un ufficio postale. Tra le attività più importanti spiccavano il mulino Angeli, il mulino Silvestri, Angeli, il lanificio Tonti e il mulino e lanificio Accorimboni. La Seconda Guerra mondiale segnò l’inizio del declino, costringendo molte aziende a trasferirsi nella vicina Foligno. Il terremoto del 1997 diede un ulteriore colpo al borgo, accelerandone lo spopolamento.
L’Ex Mulino Silvestri e il Mulino Accorimboni si possono visitare, sono testimonianze storiche dell’antica attività molitoria del borgo. Sfruttando la forza delle acque del fiume Menotre, questi mulini hanno contribuito per secoli all’economia locale, trasformando il grano in farina. Oggi, anche se non più in funzione, mantengono il loro fascino e rappresentano un importante patrimonio culturale, ricordando ai visitatori l’ingegno e la laboriosità delle generazioni passate.
6. Telaio e Gualchiera Accorimboni
In una stanza ad accesso gratuito si può ammirare un raro esemplare di antico telaio Jacquard a schede perforate. Questo, insieme alla gualchiera, sono affascinanti esempi di archeologia industriale, testimoni del passato laniero del borgo.
La gualchiera, sfruttando la forza dell’acqua, serviva per infeltrire e compattare i tessuti, mentre il telaio permetteva la creazione di pregiati manufatti in lana. Oggi, questi macchinari silenziosi raccontano la storia di un’attività fiorente e dell’abilità degli artigiani locali, offrendo ai visitatori uno scorcio sulla vita e l’economia di Rasiglia nei secoli passati.
8. Lavatoio
Il lavatoio di Rasiglia, oggi perfettamente restaurato e visitabile, era un tempo fondamentale per la vita del borgo. Qui, le donne lavavano i panni quando l’acqua corrente era un lusso. Il lavatoio era anche legato all’industria tessile locale, utilizzato in combinazione con le sale di tintura dei tessuti. L’acqua della fonte Capovena scorre ancora attraverso il lavatoio, proseguendo poi lungo i vicoli del paese. Da una grande vetrata è possibile ammirare il corso d’acqua che dal lavatoio si dirige verso le case del borgo e la Peschiera.
9. Chiesa Santi Pietro e Paolo
La chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, pur essendo una costruzione relativamente recente risalente al 1745, rappresenta il cuore spirituale del borgo. La sua semplice facciata in pietra, con il portale in cotto e il campanile a vela, si inserisce armoniosamente nel contesto architettonico del paese.
L’interno, a navata unica, custodisce un organo costruito dai fratelli Fedeli nel 1788. Nonostante i danni subiti a causa del terremoto del 1997, la chiesa è stata restaurata e riportata al suo antico splendore, continuando a essere un luogo di culto e di incontro per la comunità di Rasiglia.
10. Ex centralina Accorimboni
L’ex centralina Accorimboni, un tempo cuore pulsante dell’attività industriale del borgo, rappresenta oggi un altro affascinante esempio di archeologia industriale ancora oggetto di studio per il suo funzionamento meccanico in grado di alimentare tutto il complesso sistema manifatturiero di Rasiglia.
11. Sorgente Capovena e Risorgiva
La sorgente Capovena, situata nella parte alta di Rasiglia, si raggiunge con una breve passeggiata nella direzione del Castello. La fonte si intravede appena, ai piedi di un edificio ancora da ristrutturare e coperta dalla vegetazione rigogliosa, e da lì inizia il suo percorso tra canali e cascatelle che attraversano l’intero paese. Le sue acque cristalline, alimentata da una falda sotteranea, rappresentano la risorsa più preziosa per la comunità.
Poco distante dalla sorgente si trova la Risorgiva. Qui l’acqua riemerge in un piccolo specchio d’acqua per poi proseguire nel reticolo di canali.
13. Castello dei Trinci
Il Castello dei Trinci a Rasiglia, sebbene oggi rimanga solo una suggestiva rovina, rappresenta un’importante testimonianza del passato medievale del borgo. Situato in posizione dominante sulla collina che sovrasta Rasiglia, il castello offriva un tempo un controllo strategico sulla valle del Menotre e sulla via di comunicazione che la attraversava.
Costruito nel XIV secolo dalla potente famiglia dei Trinci, signori di Foligno, il castello presentava una struttura imponente, con mura di cinta, torri difensive e un mastio centrale. Nel corso dei secoli, il castello ha subito diverse trasformazioni e distruzioni, fino a raggiungere l’attuale stato di rudere.
Oggi, i resti del castello, tra cui alcune porzioni delle mura, due torri e il mastio, offrono comunque un’affascinante visione del passato, invitando a immaginare la vita e le vicende che si sono svolte tra queste antiche pietre. La posizione panoramica regala comunque una bella vista sulla valle circostante e sul borgo di Rasiglia ancora più apprezzabile dal punto panoramico della Torre.
14. Punto panoramico dalla Torre
Qui ci si può soffermare per una foto ricordo e per ammirare la bellezza della natura e del borgo di Rasiglia dall’alto.
Il nostro itinerario finisce qui. Il sito ufficiale per visite guidate a Rasiglia è rasigliaelesuesorgenti.com gestito dall’Associazione Rasiglia e le sue Sorgenti, un’organizzazione locale dedita alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio naturale, storico e culturale di Rasiglia attraverso iniziative ed eventi che sappiano preservare le tradizioni del borgo e favorire un turismo sostenibile, contribuendo a rendere Rasiglia un luogo sempre più accogliente e apprezzato dai visitatori.
Eventi a Rasiglia da non perdere
L’Associazione Rasiglia e le sue Sorgenti organizza ogni anno alcuni eventi nel borgo che possono essere un’ottima occasione per visitare Rasiglia.
- Penelope a Rasiglia: una manifestazione che si svolge solitamente a giugno, dedicata alla tessitura e alla rievocazione di antiche attività legate a questa tradizione attraverso workshop, presentazioni, musica, poesia.
- Presepe Vivente: durante il periodo natalizio, il borgo si anima con personaggi che ripropongono i mestieri e le abitudini di vita dei primi del Novecento, facendo rivivere il borgo della sua antica atmosfera.
Un altro evento che si svolge in estate, ad agosto, è Risorgive Letterarie all’interno di Umbria Green Festival dedicato alla letteratura e ai temi della parità di genere, dell’autodeterminazione e della lotta alle diseguaglianze.
Cosa mangiare a Rasiglia
A Rasiglia, l’offerta gastronomica, seppur limitata, non delude.
L’Osteria Antichi Sapori è un must per assaggiare piatti tipici umbri come la pasta fatta in casa e la carne alla brace, il tutto accompagnato da ottimi vini locali. Per un’esperienza più informale, La Locanda del Meno3 propone panini gourmet, taglieri di salumi e formaggi e birre artigianali, perfetti per un pranzo veloce o un aperitivo. Cocò Bistrò invece è il posto giusto per rilassarsi nella bella terrazza con giardino e gustare dove gustare un buon caffè e varie specialità locali di salumi, formaggi e pane cotto a legna.
Per gli amanti delle birre, il Birrificio Fratelli Perugini è dove si possono assaggiare tantissime varietà di birre artigianali del territorio. Il locale si trova all’ingresso del paese, in Via dei Ponticelli all’interno del Museo del Cioccolato di Rasiglia dove si trova una selezione di cioccolato artigianale, gelato e altri prodotti tipici della gastronomia locale, realizzati da piccole aziende umbre.
Parcheggi a Rasiglia
Rasiglia è un piccolo borgo montano pertanto ha spazi limitati per il parcheggio. Il Comune e privati hanno messo a disposizione dei visitatori alcune aree gratuite poco distanti che trovi indicate anche sulla mappa più avanti:
- Piazzale delle casette ex-terremoto: poco prima del borgo, sulla sinistra, vicino a casette bianche.
- Parcheggio libero in campo: oltrepassato il borgo, all’incrocio, un cartello sulla sinistra indica la discesa al parcheggio in un campo spazioso. Consigliato anche per i camper
- Area ex campo sportivo: seguendo la direzione Varchiano, dopo 200 metri la segnaletica indica un ampio parcheggio. È il parcheggio più distante ed è sconsigliato ai camper perché il sentiero per raggiungerlo è molto stretto.
Si invita a non parcheggiare lungo la strada per evitare code e problemi di sicurezza. Il divieto di sosta è punibile con multe.