Cosa vedere a Montefalco in un giorno

5 Maggio 2025

Montefalco, situato in posizione collinare dominante, offre une dei panorami più celebri dell’Umbria. La sua altitudine e la sua collocazione geografica permettono allo sguardo di spaziare sulle valli del fiume Clitunno e Topino, fino a scorgere i rilievi appenninici in lontananza. Questa vista eccezionale gli è valsa l’appellativo di “Ringhiera dell’Umbria”, nome con cui è facile sentir parlare di Montefalco.

Il paesaggio che si ammira da Montefalco è modellato da un susseguirsi di vigneti e oliveti, e infatti questo borgo è anche la patria di uno dei più celebri vini dell’Umbria, il Sagrantino, un rosso DOC corposo e complesso, conosciuto in tutto il mondo.

Per cogliere l’essenza di questo borgo medievale, un tour di un giorno è l’ideale per poterlo scoprire nei suoi scorci migliori, passeggiare tra i suoi vicoli, affacciarsi al belvedere più famoso dell’Umbria e fermarsi nella piazza principale per sorseggiare un pregiato Sagrantino. Seguiteci in questo itinerario alla scoperta di Montefalco.

Breve storia di Montefalco: le origini e oggi

Le origini di Montefalco risalgono all’epoca romana, quando sul colle dove oggi sorge il borgo si trovava un insediamento conosciuto con il nome di Coccorone. Alcuni storici ipotizzano che il nome derivasse da Coccoronis, forse un comandante o proprietario terriero, mentre altri lo ricollegano al latino cum corona, in riferimento alla sua posizione “coronata” dai monti.

Nel corso dell’Alto Medioevo, il borgo venne più volte conteso tra le città di Spoleto, Foligno e Perugia, fino a diventare libero comune. Fu durante il XIII secolo che assunse il nome attuale di Montefalco, probabilmente in onore dell’imperatore Federico II di Svevia, grande appassionato di falconeria, che avrebbe praticato la caccia con il falcone proprio su queste colline.

Tra il Duecento e il Trecento il borgo conobbe un notevole sviluppo economico e culturale, come testimoniano le chiese affrescate da maestri dell’arte umbra e toscana, tra cui Benozzo Gozzoli e Perugino. Le sue mura, perfettamente conservate, raccontano ancora oggi l’importanza strategica di Montefalco come punto di osservazione e difesa del territorio.

Oggi Montefalco è un borgo fiorente, noto non solo per il patrimonio artistico e architettonico, ma anche per la produzione vinicola d’eccellenza. Inserito tra i Borghi più belli d’Italia, continua ad attrarre viaggiatori da tutto il mondo, affascinati dalla sua autenticità e dai suoi panorami senza tempo.

Itinerario a Montefalco: luoghi di interesse

Qui di seguito trovi elencati i 10 luoghi di interesse da vedere del nostro itinerario:

  1. Porta della Rocca
  2. Ringhiera del Belvedere di Montefalco
  3. Chiesa di San Francesco e Polo Museale
  4. Museo del Sagrantino
  5. Piazza del Comune
  6. Chiesa di Sant’Agostino
  7. Porta Federico II (Porta San Bartolomeo)
  8. Chiesa di Santa Chiara da Montefalco
  9. Degustazione in cantina (facoltativa)
  10. Cena nella Piazza del Comune – Ristorante L’Alchimista

1. Porta della Rocca

La nostra visita inizia da Porta della Rocca, uno degli antichi varchi che si aprono sulle mura medievali. Qui si trova il tratto di mura meglio conservato dove sono ancora visibili le tre feritoie che venivano utilizzate dai balestrieri. Un tempo si ergeva la Rocca posta a difesa del borgo, andata distrutta nel 1439.

Le altre porte di Montefalco sono Porta Sant’Agostino, considerata l’ingresso principale, dalla parte opposta del borgo rispetto a Porta della Rocca, Porta Federico II, Porta Camiano e Porta San Leonardo.

L’ingresso da Porta della Rocca permette di lasciare comodamente l’auto nel vicino parcheggio pubblico della Rocca. Qui inoltre, proprio davanti alla porta, si trova il famoso belvedere della “Ringhiera d’Umbria”, impossibile entrare nel borgo senza prima immergere lo sguardo nella bellezza della valle e del paesaggio umbro.

Oltrepassare le porte di Montefalco è come attraversare una soglia temporale: subito si percepisce l’atmosfera medievale del borgo protetto dalle sue mura, con i suoi vicoli acciottolati, gli edifici in pietra, le chiese e le botteghe e cantine.

2. Affacciarsi alla ringhiera del belvedere di Montefalco

Non si può visitare Montefalco senza affacciarsi dalla sua celebre ringhiera, il punto panoramico che ha reso il borgo famoso in tutta l’Umbria. Da qui si domina un paesaggio vastissimo e cangiante, dove vigneti, oliveti e piccoli borghi sembrano fondersi in una tela pittorica.

In giornate limpide, lo sguardo spazia fino ad Assisi, Spello, Spoleto e ai rilievi del Subasio e dei Monti Martani. È un luogo perfetto per scattare fotografie, ma anche per fermarsi qualche minuto e lasciarsi avvolgere dalla bellezza silenziosa della natura umbra.

3. Chiesa di San Francesco e Polo Museale

Proseguendo a piedi dalla Porta della Rocca si percorre Via Ringhiera Umbra e si attraversa il Quartiere San Francesco, uno dei quattro antichi quartieri in cui è suddiviso il borgo e che si sfidano ancora oggi nell’evento della Fuga del Bove.

Lungo la strada si incontra la Proloco di Montefalco e subito dopo si raggiunge il Complesso Museale di San Fancesco, che comprende anche la Chiesa di San Franscesco, un autentico capolavoro edificata tra il 1335 e il 1338, celebre per custodire uno dei cicli di affreschi più straordinari del Rinascimento italiano, opera di Benozzo Gozzoli, allievo di Beato Angelico.

Gli affreschi narrano con vividezza la vita di San Francesco d’Assisi, in una sequenza che incanta per il colore, il dettaglio e la spiritualità. Oltre a Gozzoli, il museo conserva anche opere del Perugino e di Melanzio, pittore montefalchese. Completano il percorso una sezione archeologica e una dedicata alla civiltà contadina, che restituiscono uno spaccato completo del territorio.

Per aggiornamenti sulle mostre si può seguire la Pagina Facebook del museo. I biglietti possono essere acquistati anche online sul sito ufficiale www.museomontefalco.it dove è possibile anche fare un tour virtuale del museo.

4. Museo del Sagrantino

Montefalco non è solo arte e devozione, ma anche terra di vino. E il Museo del Sagrantino, piccolo e ben curato, rappresenta la porta d’accesso al mondo del celebre Sagrantino di Montefalco DOCG, uno dei vini rossi più strutturati e longevi d’Italia.

Il museo si trova all’interno del complesso museale di San Francesco e racconta la storia di questo vitigno autoctono, le sue antiche radici monastiche, le tecniche di produzione e l’evoluzione della viticoltura locale. Una tappa interessante e didattica, perfetta per chi vuole coniugare cultura e gusto.

5. Piazza del Comune

Proseguendo ancora per poche decine di metri si giunge il cuore pulsante del paese: la Piazza del Comune, una delle più affascinanti dell’Umbria. La sua forma semicircolare, insolita e armoniosa, sembra quasi un piccolo teatro all’aperto dove si affacciano edifici che raccontano secoli di storia civile e religiosa.

Il Palazzo Comunale, con la sua elegante loggia e la torre campanaria, domina la scena insieme all’ex Oratorio di Santa Maria di Piazza, oggi trasformato nel grazioso Teatro San Filippo Neri, e al Palazzo Camilli-De Cuppis. Le facciate in pietra, i tavolini dei bar e ristorantini e la vitalità discreta dei residenti la rendono il luogo ideale per una prima sosta e un caffè prima di continuare l’esplorazione.

Torneremo qui a conclusione del nostro itinerario.

6. Chiesa di Sant’Agostino

La prossima tappa ci conduce alla Chiesa di Sant’Agostino, una costruzione del XIII secolo che si affaccia con semplicità su una piccola piazzetta laterale. La facciata sobria, in pietra bianca, nasconde un interno sorprendente per armonia e intensità cromatica.

Le pareti sono decorate da affreschi trecenteschi e quattrocenteschi, molti dei quali attribuiti alla scuola umbra. L’atmosfera è raccolta, perfetta per una breve sosta contemplativa. Il campanile, visibile anche dalla campagna circostante, è uno dei riferimenti verticali che definiscono lo skyline del borgo.

7. Porta Federico II (Porta San Bartolomeo)

Passaeggiando tra i vicoli di Montefalco si raggiunge la porta Federico II. Vale la pena soffermarsi qui per ammirare la lastra di pietra che sovrasta la porta dove è raffigurato il simbolo della casata sveva con due aquile imperiali e in cui si può leggere la data 1244, anno di realizzazione della porta.

Questa lastra è dedicata all’imperatore e ricorda il soggiorno di Federico II nel 1240 nei pressi dell’allora Coccorone.

Adiacente alla porta si trova la Chiesa di San Bartolomeo, cui il primo nome della porta, uno dei più antichi edifici religiosi di Montefalco, documentata a partire dal 1219.

8. Chiesa di Santa Chiara da Montefalco

Tappa successiva è la Chiesa di Santa Chiara della Croce, edificata nel 1615 e dedicata a Santa Chiara da Montefalco, figura mistica del XIII secolo, profondamente legata alla spiritualità agostiniana.

L’interno custodisce il corpo incorrotto della santa, conservato in una teca di vetro nell’altare che si trova nel braccio destro del transetto, e diversi oggetti legati alla sua vita monastica. La chiesa, annessa all’antico monastero, è un luogo di silenzio e meditazione, dove l’atmosfera si fa intima e densa di suggestioni spirituali. Un passaggio obbligato per chi desidera comprendere la profonda religiosità di Montefalco.

9. Degustazione del Sagrantino

Terminato il tour alla scoperta delle cose da vedere a Montefalco è il momento di dedicarsi al relax e al piacere di un buon vino. Nella piazza del comune si trova il Consorzio Tutela Vini Montefalco dove si possono fare degustazioni di Sagrantino in loco oppure si può raggiungere una delle cantine del territorio. Tra le più note, segnaliamo Fratelli Pardi e Montioni – Frantoio e cantina nel centro storico, oppure Cantina Colle Mora e Cantina Colle Ciocco a pochi minuti d’auto dal centro.

Qui è possibile consultare tutte le cantine produttrici del Sagrantino. L’esperienza della degustazione permette di assaggiare le diverse espressioni del Sagrantino – secco, passito, riserva – e scoprire anche altri vini locali come il Montefalco Rosso e il Grechetto. Le degustazioni sono spesso accompagnate da prodotti tipici: salumi, formaggi, pane fatto in casa e olio. Un’esperienza che parla direttamente al cuore (e al palato).

10. Cena nella Piazza del Comune – Ristorante L’Alchimista

La giornata si conclude come merita, con una cena nel cuore di Montefalco, nella suggestiva cornice della Piazza del Comune. Il nostro consiglio è di prenotare un tavolo al celebre Ristorante Enoteca L’Alchimista, vincitore della puntata umbra del programma 4 Ristoranti condotto da Alessandro Borghese.

Il menù propone una reinterpretazione raffinata della cucina umbra: tartufo, carni locali, pasta fatta a mano e, naturalmente, Sagrantino in abbinamento. Molta attenzione anche per le intolleranze alimentari per cui è possibile avere il menu tutto in versione senza glutine. L’atmosfera è intima ma informale, e mangiare all’aperto di sera nella bella stagione, sotto le luci calde della piazza, è un’esperienza da ricordare.

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