Cosa vedere a Bevagna in un giorno

26 Maggio 2025

Nel cuore della Valle Umbra, tra vigneti e oliveti, Bevagna accoglie i visitatori con un fascino antico e intatto. Questo piccolo borgo, inserito tra i Borghi più belli d’Italia (qui trovi i borghi più belli da vedere in Umbria), è un tesoro da scoprire a passo lento: un luogo dove il tempo si è fermato tra i resti romani, le botteghe medievali e la poesia del fiume Clitunno. Perfetto per una gita in giornata, magari partendo dall’Hotel Villa Fiorita di Colfiorito, Bevagna è l’ideale per chi cerca bellezza, autenticità e un viaggio nel passato.

Breve storia di Bevagna: dalle origini romane al presente

Bevagna affonda le sue radici nell’antica Mevania, un importante municipium romano situato lungo la via Flaminia. Nei secoli, la sua posizione strategica tra Roma e l’Adriatico ha favorito commerci, incontri e sviluppo urbano. Le tracce romane sono ancora ben visibili: un tempio, un teatro, le terme e persino un antico porto fluviale.

Nel Medioevo il borgo si arricchì di mura, chiese e palazzi signorili, divenendo un centro vivace e laborioso, noto per le sue corporazioni artigiane. Ancora oggi, durante il Mercato delle Gaite (evento estivo imperdibile), il borgo rivive come nel Duecento tra gare, bandiere, mestieri e profumi d’altri tempi.

Tra le produzioni artigianali più fiorenti nel Medioevo vi era la fabbricazione di tele e cordami ottenuti dalla lavorazione della canapa. Tanto erano rinomate la tele di Bevagna da prendere il nome di “bevagne” che tuttoggi sono prodotte da alcune botteghe artigiane.

Nel 1371, dopo esser passata più volte dal dominio imperiale a quello papale, Bevagna fu dominata dalla signoria dei Trinci di Foligno per poi tornare sotto il dominio della Chiesa che proseguì, escludendo la dominazione napoleonica, fino al 1860 quando entrò a far parte del Regno d’Italia.

Oggi Bevagna conserva con cura il suo patrimonio storico-artistico e offre ai visitatori un itinerario emozionante tra epoche diverse, in un’atmosfera intima e accogliente.

Cosa vedere a Bevagna: itinerario a piedi nel centro storico

Ecco le tappe principali del nostro percorso, in ordine di visita:

  1. Porta Cannara
  2. Piazza Garibaldi
  3. Chiesa di San Francesco
  4. Tempio romano, Antiche Terme e Teatro Romano
  5. Casa del Mercante
  6. Monastero delle Agostiniane di S. Margherita
  7. Antico Lavatoio
  8. Porta Todi
  9. Largo Gramsci e Piazza Filippo Silvestri
  10. Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo

Qui trovi la mappa con tutti i punti di interesse di Bevagna

1. Porta Cannara

L’itinerario inizia attraversando Porta Cannara, una delle antiche aperture nelle mura medievali che racchiudono il borgo storico di Bevagna. Questa porta, rivolta verso nord-est, prende il nome dalla vicina cittadina di Cannara, con cui era collegata già in epoca romana attraverso importanti vie di comunicazione. Si presenta con un grande arco in pietra, robusto e semplice, tipico delle fortificazioni umbre del XIII secolo.

Le mura cittadine di Bevagna, realizzate in pietra locale, formano ancora oggi un anello quasi completo intorno al nucleo antico, interrotto solamente dalle porte di accesso che consentono l’ingresso al cuore del paese. Oltre a Porta Cannara, troviamo Porta Foligno, Porta Todi (la più imponente), Porta dei Molini, Porta San’Agostino, Porta Guelfa e Porta Raggiolo. Ciascuna di queste aperture rappresentava in passato un punto di controllo strategico e oggi costituisce un invito affascinante ad esplorare i vicoli, le piazze e le architetture del centro storico di Bevagna.

2. Piazza Garibaldi

Attraversata Porta Cannara, il nostro percorso ci porta subito nella lunga e suggestiva Piazza Garibaldi. Questa piazza rappresenta uno dei punti di ritrovo principali del borgo e ne costituisce il primo scorcio, luminoso e spazioso, con pavimentazione in pietra levigata.

A catturare immediatamente lo sguardo è l’elegante scalinata in pietra che sale verso la Chiesa di San Francesco, dominando la piazza e invitando a una visita che promette silenzio e bellezza. Ma prima di proseguire verso la chiesa, vale la pena osservare con attenzione l’insieme armonioso di palazzi antichi, botteghe artigiane, ristorantini e piccoli vicoli che si diramano da Piazza Garibaldi, penetrando nel tessuto medievale della cittadina.

In fondo alla piazza, sulla sinistra, si trovano le imponenti colonne del Tempio romano, testimoni silenziose della grandezza della Bevagna antica. Sulla destra, invece, imboccando via delle Terme Romane, si raggiunge facilmente un’altra importante testimonianza romana: il mosaico pavimentale, resto delle antiche terme cittadine.

Ma prima di avventurarci in questo affascinante viaggio romano, risaliamo la scalinata e visitiamo insieme la splendida Chiesa di San Francesco.

3. Chiesa di San Francesco

Dalla suggestiva Piazza Garibaldi saliamo lungo la scenografica scalinata che conduce alla Chiesa di San Francesco, uno degli edifici religiosi più belli e amati di Bevagna. Questa chiesa, costruita nella seconda metà del XIII secolo, si distingue per la sua sobria facciata in stile gotico, interamente in pietra locale, semplice ed elegante nella sua essenzialità.

L’interno, a navata unica, custodisce opere artistiche di notevole interesse, tra cui pregevoli affreschi medievali e un suggestivo crocifisso ligneo, oggetto di particolare venerazione da parte della comunità locale. Accanto all’altare, in una cappella, è conservata una pietra sulla quale avrebbe posato i piedi San Francesco durante la sua “Predica agli uccelli” a Piandarca (PG).

L’atmosfera che si respira è intima e raccolta, perfetta per una breve pausa di meditazione prima di proseguire il cammino.

Lasciata la chiesa, ritorniamo sulla piazza per iniziare un breve ma affascinante viaggio nelle testimonianze romane di Bevagna

4. Tempio romano, antiche terme e teatro romano

Tornando su Piazza Garibaldi e proseguendo verso il fondo della piazza, incontriamo sulla sinistra i resti del Tempio romano, riconoscibili da alcune colonne corinzie che si stagliano eleganti e silenziose, memoria suggestiva di Mevania, la Bevagna di epoca romana. Purtroppo, oggi il tempio non è più accessibile internamente, ma le colonne e la loro presenza imponente regalano comunque un’emozione intensa.

Svoltando sulla destra, percorrendo via delle Terme Romane, si raggiungono i resti delle Antiche Terme. Qui il tesoro è nascosto sotto una semplice copertura moderna: si tratta di uno splendido mosaico pavimentale, che dovrebbe appartenere all’area del Frigidarium, decorato con figure di animali del mondo marino

Per accedere è necessario acquistare il biglietto con visita guidata ad orario. Durante la visita, oltre alla bravissima guida che spiega tutti i dettagli, si possono leggere i vari pannelli informativi. La visita ha un costo di tre euro e richiede circa venti minuti. Se non avete fortuna con gli orari di apertura è possibile dare un’occhiata anche solo da una piccola finestrella sulla strada.

Proseguendo su corso Matteotti ci addentriamo in un labirinto di vicoli che portano ai resti del Teatro romano, ormai integrato nelle abitazioni medievali circostanti. L’andamento dei vicoli curvi ripercorre la forma dell’antico teatro. Passeggiando lungo via del Teatro Romano, già via dell’Anfiteatro, possiamo scoprire le antiche arcate degli spalti, oggi inglobate nelle case del borgo. L’originale struttura semicircolare è riconoscibile dall’esterno, osservando con attenzione la disposizione curva degli edifici.

A pochi passi dal teatro romano, merita una breve visita la Casa del Mercante, uno splendido esempio di architettura medievale, che completa idealmente questo affascinante percorso tra antica Roma e Medioevo.

5. Casa del Mercante

In via del Teatro Romano 11, oltre a poter entrare in un edificio dove si possono vedere le arcate degli spalti del teatro, c’è anche la possibilità di visitare la Casa del Mercante o Casa di Cecco, una delle residenze medievali più caratteristiche e ben conservate di Bevagna. Costruita probabilmente intorno al XIII secolo, rappresenta un raro e prezioso esempio di abitazione borghese di epoca medievale, appartenuta probabilmente a un commerciante benestante del tempo.

All’interno, l’abitazione conserva l’originaria struttura, disposta su più livelli con ambienti destinati sia alla vita domestica che al commercio. Grazie a una minuziosa ricerca storica, gli ambienti della casa sono stati ricostruiti fedelmente negli arredi e in tutti i dettagli e suppellettili. Entrare in queste stanze piccole ma ben curate si avrà la sensazione di viaggiare nel tempo e grazie alla possibilità di una visita guidata si potranno conoscere tanti usi e costumi dell’epoca e aneddoti di vita quotidiana.

6. Monastero delle Agostiniane di S. Margherita

Proseguendo lungo corso Matteotti, svoltiamo su via di Santa Margherita per raggiungere il Monastero agostiniano di Santa Margherita, un luogo che unisce spiritualità, storia e quiete. Fondato nella seconda metà del XIII secolo, il monastero fu a lungo un punto di riferimento religioso e culturale per Bevagna.

L’edificio si presenta oggi con la sua sobria struttura medievale e con un’eleganza essenziale, tipica degli ordini monastici dell’epoca. La sua posizione ai margini delle antiche mura cittadine offre una suggestiva prospettiva sul borgo e sul paesaggio circostante.

Passeggiando lungo il monastero, si costeggiano le mura cittadine per raggiungere, poco oltre, l’antico lavatoio situato lungo il fiume Clitunno. Qui il percorso si fa ancora più suggestivo, accompagnando i visitatori verso un luogo in cui storia e natura si incontrano armoniosamente.

7. Antico lavatoio dell’Accolta

Scendendo lungo via Santa Margherita e costeggiando le antiche mura, si giunge all’Antico Lavatoio dell’Accolta, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Questo lavatoio pubblico, costruito nel 1860, si affaccia su uno specchio d’acqua alimentato dal fiume Clitunno. Fino a pochi decenni fa, le donne del borgo vi si recavano per lavare i panni, immersi in un’atmosfera di condivisione e quotidianità. Il lavatoio è visibile dal ponte sovrastante, su cui, intorno al 1880, furono costruite due piccole case che servivano ai funzionari del dazio.

8. Porta Todi

Proseguendo lungo le mura, si arriva a Porta Todi, una delle porte più imponenti e meglio conservate di Bevagna. Questa porta, rivolta verso nord, prende il nome dalla vicina città di Todi e rappresentava un importante punto di accesso al borgo. La struttura, con il ponte e le torri laterali testimonia l’importanza strategica di Bevagna nel Medioevo e la necessità di difendere la città da eventuali attacchi.

9. Largo Gramsci e piazza Filippo Silvestri

Rientrando nel cuore del borgo, si attraversa Largo Gramsci, una piccola piazza che funge da anticamera alla maestosa Piazza Filippo Silvestri (uno dei padri fondatori dell’entomologia italiana), il vero cuore pulsante di Bevagna. Questa piazza, risalente ai secoli XII-XIII, è considerata una delle più significative realizzazioni urbanistiche medievali in Umbria . Qui si affacciano edifici di grande valore storico e artistico:

  • Chiesa di San Michele Arcangelo: costruita alla fine del XII secolo, con una facciata romanica imponente e un campanile a cuspide.
  • Chiesa di San Silvestro: ultimata nel 1195, rappresenta uno dei capolavori dell’architettura romanica umbra.
  • Teatro Francesco Torti (ex Palazzo dei Consoli): edificato nel 1270, ospita al suo interno un piccolo teatro decorato nel XIX secolo. Di fianco è possibile osservare i vecchi archi delle logge del mercato coperto. 

Al centro della piazza vi è la particolare colonna di San Rocco e una fontana neomedievale del 1896. Salendo l’imponente scalinata del Palazzo dei Consoli si potrà ammirare la piazza in tutto il suo complesso e da un punto privilegiato.

10. Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo

A pochi passi da Piazza Silvestri, lungo via del Gonfalone, si erge la Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo, fondata nel 1291 sul precedente oratorio dedicato a San Giorgio. La chiesa fu donata dal Comune al Beato Giacomo Bianconi in riconoscimento della sua opera di ricostruzione della città dopo l’assedio di Federico II nel 1249. All’interno, si possono ammirare affreschi della scuola di Giotto e dipinti del pittore mevanate Ascensidonio Spacca.

Con questa ultima tappa si conclude il nostro itinerario alla scoperta di Bevagna, un borgo che incanta per la sua storia, l’arte e l’atmosfera senza tempo.

Se cerchi un hotel vicino Bevagna per visitare questo splendido borgo ti aspettiamo all’Hotel Benessere Villa Fiorita, ci troviamo a 20 minuti d’auto dal borgo e potrai rilassarti a fine giornata con la nostra SPA di 1000 mq!

Vieni in Umbria a visitare Bevagna e il Mercato delle Gaite

Scopri le offerte in hotel Spa
Chiama
Chat
Prenota