Cascata delle Marmore a Terni in Umbria
La Cascata delle Marmore è tra le più alte d’Europa, potendo contare su un dislivello complessivo di 165 m, suddiviso in tre salti.
Le acque della cascata sono sfruttate intensamente per la produzione di energia elettrica.
La cascata delle Marmore è formata dal fiume Velino e si tuffa con fragore nella sottostante gola del Nera.
Nel corso dei secoli a partire con il console romano Curio dentato nel 271 a. C. che la potò a creazione sino al 1787, la cascata subì diversi “lavori” sino nel 1787 che dietro incarico di Paolo VI, l’architetto Andrea Vici operò direttamente sui balzi della cascata, dandole l’aspetto attuale e risolvendo finalmente la maggior parte dei problemi che causava alla piana sottostante.
Una vista panoramica della cascate delle Marmore si può ammirare dal borgo medievale di Torreorsina, unico paese della Valnerina che si affaccia direttamente su di essa.
Sulle origini della Cascata delle Marmore c’è una leggenda: una ninfa di nome Nera si innamorò di un bel pastore: Velino. Ma Giunone, gelosa di questo amore, trasformò la ninfa in un fiume, che prese appunto il nome di Nera. Allora Velino, per non perdere la sua amata, si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore. Questo salto, destinato a ripetersi per l’eternità, si replica ora nella Cascata delle Marmore.
Visitando la Cascata se piace essere immersi nella natura vi è la possibilità di fare escursioni con diversi sentieri, nonché la possibilità di fare rafting.
Ammirando la Cascata delle Marmore non si può non visitare la città di Terni, città dell’Amore con la basilica di san Valentino.
Flora e fauna
La flora e la fauna in corrispondenza della Cascata delle Marmore è tipica della macchia mediterranea. La cascata si contraddistingue per la straordinaria ricchezza biologica. Numerosi sono i vegetali che appartengono sia a forme primitive (alghe azzurre e verdi, muschi, epatiche e licheni), sia a organismi evoluti come i macromiceti; le piante vascolari acquatiche e quelle terrestri (felci e piante con fiori). A queste presenze botaniche vanno aggiunte le numerose specie zoologiche appartenenti a insetti, anfibi, pesci, rettili, uccelli e piccoli mammiferi.[1]
L’importanza di questa biodiversità è testimoniata dal fatto che l’area del parco della Cascata delle Marmore è stata riconosciuta a livello europeo come SIC (SIC) e Zona di protezione speciale (ZPS) della Rete
Ecologica Europea Natura 2000.[2] Sono presenti specie di uccelli rari o addirittura unici in Italia. Alcuni esempi: Il Merlo acquaiolo e la Ballerina gialla che si alimentano lungo le sponde e nel letto del Nera; il variopinto Martin pescatore che si può osservare durante le migrazioni invernali; la Rondine montana e il Passero solitario che nidificano nelle nude pareti rocciose e la Ballerina bianca che costruisce il nido di fango sotto i tetti delle case prossime alla cascata; l’Usignolo che abita la vegetazione igrofila; la Gallinella d’acqua e il Germano reale.[1][3]
La cascata delle Marmore è inserita nella rete dei Centri di Educazione Ambientale (CEA) della Regione Umbria.
Grotte
L’acqua, con il passare dei secoli, ha scavato grotte con stalattiti e stalagmiti nel travertino. Alcune grotte sono visitabili e rappresentano un aspetto ancora poco conosciuto della cascata delle Marmore.
Parco della Cascata
L’area della Cascata delle Marmore è attrezzata con sentieri di visita, Centro di Educazione Ambientale e servizi. È possibile svolgere visite guidate e attività all’aperto gestite da personale qualificato. L’accesso all’area è a pagamento e l’apertura del Parco avviene a orari variabili a seconda della stagione[4].
Accessibilità
Il belvedere inferiore si trova lungo la strada statale 209 Valnerina ed è collegato alla viabilità autostradale dallo svincolo “Valnerina” della superstrada Rieti-Terni. È servito da una fermata autobus dove transitano varie autolinee che lo collegano alla stazione ferroviaria di Terni: la linea urbana diretta 7/ Terni-Cascata, la linea urbana 7 Terni-Torre Orsina, e la linea extraurbana 621 diretta ad Arrone, Ferentillo, Montefranco, Scheggino.
Il belvedere superiore è invece raggiungibile tramite lo svincolo “Marmore” della superstrada Rieti-Terni; è servito da trasporto pubblico con la piccola stazione di Marmore, posta lungo la ferrovia secondaria Terni-L’Aquila, e con una fermata degli autobus dove transita la linea extraurbana 624 Terni-Colli sul Velino.
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